Non c’è nulla
che cresca bene in un ambiente ostile ; una semplice pianta
risente del clima, del terreno, delle cure del contadino ma
anche di eventi incontrollabili ( gelate, inondazioni,
siccità, ecc) verso i quali , a volte, si è ,
momentaneamente, impotenti.
Davanti all’imponderabile ,che arriva, l’atteggiamento di
chi ama la sua terra , non è mai di resa ; al
disorientamento iniziale e alla tristezza segue la tenacia
di non sottomettersi ad un “temporaneo” destino avverso.
Esistono alcune tipologie di contadini , vediamone alcune:
Contadini improvvisati : complicano la propria vita ( più o
meno consapevolmente) coltivando terreni improbabili quasi
come se ignorassero le condizioni vitali dei loro prodotti.
Chi si appresta a far crescere del grano nel deserto quanto
meno si può definire “distratto”!
Contadini sprovveduti : pur avendo terreni fertili,
dimenticano di seminarli e /o di curarli ,inveendo poi
contro la natura , quando si trovano a non raccogliere
nulla…….
Prendersela con le piante se non crescono, se si ammalano,
se non soddisfano , beh…lascia il tempo che trova!
Quel che è certo è che una pianta non si rimette in sesto
per un senso di colpa ; a volte, succede che si riprenda per
tenacia e cerca, in proprio, la linfa vitale .
Sono eccezioni che confermano la regola ma rappresentano la
speranza che si possa sopravvivere cercando risorse
alternative.
Contadini per caso: quelli che non hanno nessuna voglia di
fare i contadini ma non lo dicono.
Sarebbe più utile non intraprendere il mestiere ed
orientarsi verso altre imprese.
Contadini “pentiti”: quelli che comprendono in ritardo di
non esserci portati .
In questo caso si può tentare di salvare almeno le piante
già seminate e seppur con fatica, portare a termine
l’impegno , evitando nuove semine.
Contadini convinti: sono quelli che ci mettono amore e
dedizione ma non solo…
Sono quelli che riflettono sulle difficoltà ,( naturali in
questo compito) e le superano , contenti della fatica.
Un contadino attento , pensa e cerca il modo per riparare
eventuali errori, fatti per distrazione e /o per stanchezza!
Il lavoro necessario per una buona raccolta, è davvero
faticoso ma lo diventa ancora di più se deve riparare ciò
che non è stato fatto a tempo debito.
Si tratta, quindi di capire, se si vuol coltivare la propria
terra seguendo i ritmi della natura, o se ,magicamente , ci
si affida alla buona sorte .
Chi arriva a leggere queste pagine è di sicuro un buon
contadino ( non certo per la scelta del sito) se non altro
perché non si affida alle sue sole certezze.
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